lunedì 16 marzo 2009

Rosanero a scuola: le pagelle dopo la 28° giornata

Amelia: 6,5
Normale amministrazione per il portierone rosanero, incolpevole sui gol. Sul primo chiama la palla a Kyaer che non capisce, sul secondo Bovo lascia un autostrada a Tiribocchi e il tiro è imprendibile. Nel secondo tempo è attento su alcune conclusione dalla distanza leccesi che avrebbero potuto ridare morale ai pugliesi.

Cassani:6,5
Gran primo tempo, sale molto, salta sempre i suoi avversari, contribuisce in maniera decisiva alle azioni offensive e difende con ordine. Nel secondo tempo, con il Palermo largamente in vantaggio, rifitata ed è incolore

Kyaer: 6,5
A dire il vero oggi il campioncino danese non è al massimo, sopratutto dal punto di vista mentale. nel primo tempo appare svogliato, lento, distratto, da un suo errore nasce il primo gol leccese, spesso si fa saltare da un grande Tiribocchi. Ma la classe c'è ed è grande, nel secondo tempo cresce e esaltato anche da un gol splendido, anche se probabilmente fortuito, che ha il merito di chiudere le ambizioni di rimonta del Lecce, non sbaglia più niente. Ha 19 anni, qualche sbavatura ci sta, ma la stoffa è immensa.

Bovo: 5,5
Nel complesso non è una brutta prova quella di Bovo, ma la dormita sul lancio da 30 metri leccese che pesca completamente solo in area Tiribocchi, e il fatto che non si svegli neanche dopo averlo raggiunto, permettendo al bomber leccese di controllare due volte la palla, di cui una con il petto, e di girarsi e tirare senza neanche essere contrastato, è francamente imbarazzante. La qualità globale non si discute, ma deve lavorare, ed in maniera molto dura, sui cali di concentrazione, che spesso gli fanno avere dei black out preoccupante. Lui non ha più 19 anni come Kjaer, e non può più premetterseli.

Balzaretti: 7
Ormai non ci si stupisce più. Corre come un matto, sempre presente sia in fase offensiva che in fase difensiva, non sbaglia mai nulla, non perde mai un pallone. E' il vero cuore rosanero, e con le sue dichiarazioni di amore per la maglia conquista sempre più i tifosi e si candida seriamente al ruolo di futuro capitano.

Nocerino:7
Continua crescere il mediano rosanero, e finalmente comincia a giocare come sa e fare vedere con continuità il motivo per cui è stato acquistato dai rosa. Corsa, grinta, recupera una infinità di palloni e li gioca sempre con intelligenza. Dialoga tanto con i compagni, si fa trovare sempre libero per un eventuale passaggio di scarico e tenta sempre l'inserimento offensivo. Se riesce a trovare continuità, sarà giocatore sempre più decisivo per la squadra palermitana.

Liverani:7
Quando la palla passa per i suoi piedi riesce sempre a dispensare arte pura... passaggi illuminanti, gioco sempre di prima, mai (finalmente) una palla persa e tanti, tanti assist in profondità. Se avesse anche la corsa, sua unica vera pecca, sarebbe uno dei migliori giocatori al mondo e giocherebbe nel Manchester United...

Migliaccio: 6,5
Solito lavoro sporco per il mastino napoletano, che si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa. Troneggia su qualsiasi palla alta a centrocampo, lotta su ogni pallone, propiziando anche il gol del 2-1 e ci mette sempre tanta grinta e cuore.
Giocatore importanissimo per il Palermo, anche dal punto di vista caratteriale. Un esempio per tutti.

Simplicio: 9
Altra prestazione impressionante del nostro fantasista. Gioca tra le linee e i giocatori leccesi non riescono a prenderlo neanche fosse Speedy Gonzales. Gioca una impressionante quantità di palloni, protegge palla e dribbla in continuazione e dispensa assist a volontà. Splendido il gesto di dare a Cavani il gol del 5-2, quando avrebbe invece potuto raggiungere lui a quota 9 gol il compagno uruguaiano. In più ormai è un esperto dei tap in vincenti, sulle palle vaganti in area c'è sempre lui, neanche fosse Pippo Inzaghi. Davvero impressionante, speriamo continui così per il tutto il campionato. In questo stato di forma, è uno dei migliori trequartisti al mondo. Auguri per l'attesa del secondo genito (e a proposito dell'esultanza della palla sotto la maglia: auguri anche a Succi per Letizia).

Miccoli:7,5
Gli do un voto in più per il bellissimo gol e sopratutto perchè lo ha fatto: ero sicuro del fatto che non avrebbe mai segnato al Lecce. Ed invece, pur soffrendo tantissimo, e le lacrime dopo il gol sono la dimostrazione palese, ha fatto il bene del Palermo, segnando un gol davvero importante e anche bello. Per il resto bellissimo assist a per Kjare, qualche bella accelerazione e poco più. Ma contro il Lecce non potevamo chiedergli oltre, davvero.

Cavani: 7,5
Prima doppietta con il Palermo, e quindi nel campionato italiano per il giovane uruguaiano, che ha fornito la solita grande prova fatta di movimento incessante, corsa mai fine a se stessa, sacrificio per i compagni, e oggi ci ha messo pure due gol: il fatto che il primo gielo abbia regalato Miccoli lasciandogli il rigore ed il secondo glielo abbia regalato Simplicio rinunciando al suo è segno di quanto sia benvoluto ed apprezzato dai suoi compagni. Non si può non apprezzarlo, è lui il futuro del Palermo.

Savini: 6
Prende il posto di Miccoli negli ultimi venti-venticinque minuti e da solidità al reparto difensivo, dialogando bene con i compagni. Il Palermo sa che in caso di necessità, Mirko è sostituto che da ampie garanzie difensive.

Tedesco: s.v.
10-15 minuti di gioco, non ha chance di farsi vedere, ma per noi tifosi è importantissimo sapere che comunque Giovannino è sempre li.

Hernandez: s.v.
Lo stadio ha acclamato a lungo il suo ingresso, sopratutto dopo il 5-2, Ballardini, probabilmente saggiamente, gli lascia sono gli ultimi 5 minuti. Ovviamente tocca pochissimi palloni, ma mostra già un buono scatto ed una buona progressione. Intanto ha assaggiato l'erba del Barbera e sopratutto l'immendo calore del pubblico palermitano, ed è già importantissimo per un ragazzo di 18 anni. Per il resto ci sarà tempo... chissà, complice la squalifica di Miccoli, magari già domenica prossima a Verona.

Ballardini: 8
Se la squadra gioca così bene, sopratutto in fase offensiva, è merito suo. Conosce bene i suoi giocatori, sa come preferiscono giocare e come farli rendere, e sopratutto ha fiducia in loro.
E' un grande tecnico, e acquisendo esperienza può anche migliorare, sopratutti nella concentrazione difensiva della squadra, al momento unica vera pecca di questo Palermo. Il futuro del Palermo deve passare necessariamente da lui.

you'll never walk alone... alla palermitana!!!

Io personalmente non ho dormito la notte del derby... le immagini della disfatta tornavano a tormentarmi continuamente nella mia testa. Quindi non posso certo annoverarmi tra le file dei non sostenitori rosanero, anzi... chi mi conosce sa che ho una vera passione per i colori rosanero, qualcuno addirittura la definisce una ossessione (mia moglie!!!). Sono abbonato di gradinata, e nonostante questo (lo dico in riposta a qualche tifoso di curva che definisce i tifosi della gradinata come tifosi di fascia b) canto durante la partita, esulto, soffro, incito etc.
Questa doverosa premessa solo per dire che, nonostante il mio immenso amore verso il Palermo, non riesco a capire come si possa fare uno sciopero del tifo o accusare i giocatori del Palermo di scarso impegno. Io al derby c'ero, e ho visto una squadra che nonostante la scoppola ci ha provato fino all'ultimo, una quadra che ha fatto circa 25 tiri verso la porta catanese, una squadra che ha avuto una sfortuna incredibile, ma che comunque ha proferito impegno, nonostante la giornata DECISAMENTE da dimenticare. Rispetto pienamente l'opinione dei tifosi della curva che magari non riescono a digerire la sconfitta perchè proprio con il Catania, no, non doveva accadere, tifosi di curva che mettono tanta passione durante tutta la settimana per sostenere la squadra, facendo anche tanti sacrifici, quindi non voglio decisamente giudicare nessuno. Però adesso è il caso di ricominciare a sostenere il nostro magico Palermo. Nella vita si cade, a chi non capita... l'importante è però lottare per rialzarsi, restare uniti per riuscirci. E questo i giocatori rosanero lo hanno fatto, fin da subito; sono andti in ritiro, hanno capito la delusione data ai tifosi, hanno lottato, hanno fatto una splendida impresa a Firenze, riconfermandosi ieri con una roboante vittoria sugli amici leccesi. Non dico di dimenticare il derby, magari lo potremo davvero scordare solo dopo i prossimi vittoriosi derby l'anno prossimo, ma sicuramente metterlo da parte è doveroso. Mi viene da prendere ad esempio la famosissima tifoseria del Liverpool... in qualsiasi occasione, che si vinca o che si perda, che si giochi bene o male, che si domini o si venga umiliati ( e si, è capitato anche a una squadra gloriosa come quella del Liverpool) lo stadio non smette mai di cantare uniti, con un solo coro, con una sola potente ed orgogliosa voce il grido "You'll never walk alone"... non camminerete mai soli, ragazzi, nel bene e nel male, noi, veri tifosi, saremo sempre con voi, a sostenervi, ad incitarvi, a consolarvi. Sta a noi adesso raccogliere questo invito, cercando di migliorare anche come tifoseria, il che è molto importante in una squadra ambiziosa come la nostra. Del resto, il cercare di migliorarsi deve essere sempre l'obiettivo di tutti nella vita... e quindi così come vogliamo che la società cerchi di migliorarsi, così come vogliamo che i giocatori cerchino di migliorarsi, anche noi , come tifosi, dobbiamo cercare di farlo, per il bene dei colori rosanero.
Insomma, classifica alla mano, siamo a 4 punti dalla zona Uefa e a 6 punti dalla zona Champions, e provare ad arrivarci è un dovere morale, da parte di tutti... se non ci dovessimo riuscire, non sarebbe un dramma. Ma se dovessimo riuscirci, sarà una festa immensa!!! E' dovrà essere merito di tutte le componenti, sopratutto dei tifosi (magnifici, sempre) rosanero... Dai, ragazzi, WE'll never walk alone. NEVER!!! E insieme cammineremo verso grandi traguardi...

lunedì 9 marzo 2009

Rosanero a scuola: le pagelle dopo la 27° giornata

Amelia: 6
Poco impegnato, deve occuparsi solo di qualche uscita facile. Ordinaria amministrazione.

Cassani:6,5
Nel primo tempo è un po' contratto e si limita a difendere con ordine. Nel secondo tempo più propositivo, mette lo zampino sul primo gol, allrgando per Cavani, e si propone con più pericolosità, sfiorando anche il gol con un incursione centrale su assist di Liverani, che se fosse riuscita sarebbe stata da applausi. Costante.

Carrozzieri: 6,5
Sopratutto nel finale domina su qualunque palla alta capiti dalle sue parti, sovrastando un certo Bonazzoli, non certo l'ultimo arrivato. Bisogna anche ammettere che la Fiorentina fa il suo gioco, non cercando mai di saltarlo in velocità. Peccato per il giallo che gli farà saltare il Lecce, dopo essere appena rientrato.

Bovo: 5,5
Commette alcune ingenuità all'inizio che potevano costare care , sopratutto quando si lascia superare da Gilardino dopo qualche minuto. Nelle ultime partite le sue indecisioni diventano sempre più numerose, ed è strano, visto che le qualità tecniche non gli mancano certo. Ballardini lavori su questo e gli chieda maggiore concentrazione e decisione.

Balzaretti: 6,5
Meno offensivo del solito,anche se sempre attivo. Il Palermo però non soffre quasi mai dalla sua parte, segno che oggi ha curato bene la fase difensiva, tanto che ne Comotto ne Semioli hanno mai punto. Ormai è anima e cuore di questo Palermo.

Nocerino: 6,5
Finalmente una prestazione degna del suo nome, recupera tantissimi palloni e riesce anche a gestirli bene, non perdendone quasi mai e proponendosi con una certa continuità e pericolosità. Speriamo adesso trovi anche continuità.

Liverani: 6,5
Solito ottimo distributore di gioco, i suoi passaggi filtranti di prima e i suoi scambi con Miccoli e Simplicio sono l'anima del gioco offensivo del Palermo. Oggi riesce a trovare quasi subito le contromisure alla marcatura a uomo che ormai ogni allenatore gli appioppa ad ogni partita, oggi ad opera di Jorgensen o Montolivo, che ad inizio partita ha creato qualche problema.

Guana: 6,5 Grinta, carattere , cuore e corsa. Peccato per l'occasione fallita a tu per tu con Frey nel primo tempo e sullo 0-0, in cui ha mostrato i suoi limiti in fase realizzativa. Però non molla mai e riesce anche a tenere sempre la giusta posizione. Esce per infortunio alla spalla, anch'esso dovuto ad eccesso di generosità. Prezioso.

Simplicio: 7,5
Oggi il migliore del Palermo, quando riesce a muoversi così tra le linee, e riesce a dialogare in velocità con Miccoli e Liverani diventa imprendibile. Ha il merito di farsi trovare pronto negli inserimenti, è il più pericoloso anche nel primo tempo, sblocca la gara e dopo il doppio vantaggio non spreca mai un pallone, riuscendo a far salire la squadra e a cercare anche il contropiede. Lo vogliamo sempre così.

Miccoli: 7
Fino al gol non era stato in una giornata di forma smagliante, nonostante dialogasse bene con Liverani e Simplicio, aveva sbagliato alcune conclusioni che il miglior Miccoli di solito non fallisce. Lo splendido gol però, con dribbling e tiro angolato rasoterra fulmineo, vale da solo il biglietto e anche un voto in più. Immediatamente sostituito dopo il vantaggio, non la prende benissimo, ma ci può stare: i campioni vogliono sempre giocare.

Cavani: 6,5
Solita corsa, solita grinta, solito movimento: senza questo il Palermo non avrebbe quegli spazi in cui Simplicio e Miccoli vanno a nozze. Se in più ci mettiamo i due assist per i gol, si capisce l'importanza di Cavani per questa squadra. Quando acquisirà, e sono sicuro che lo farà, anche cinismo, determinazione e un pizzico di fortuna, si consacrerà definitivamente come grande attaccante.

Kyaer: 6
Entra sul due a zero al posto di Miccoli affinchè il Palermo torni in parità numerica dietro, viste le tre punte viola in campo. Si piazza su Mutu e il rumeno lo fa soffrire, ma anche se con fatica il danesino riesce a contenerlo. Mutu cerca anche due rigori: sul primo Kyaer neanche lo guarda, è il rumeno a cercare il contatto. Sul secondo il biondo difensore è si un po' irruento e scomposto, ma appena viene toccato Mutu va sempre a terra, quindi l'arbitro fa proseguire.

Tedesco:10
Non per la prestazione ma per il cuore. Gioca poco e sarebbe non valutabile, ma le sue lacrime di gioia a fine partita, dopo quelle di disperazione dopo il derby maledetto, dimostrano che il vero cuore di questo Palermo è lui. Lo sanno i compagni, che lo vanno ad abbracciare, l'allenatore, la società e anche e sopratutto i tifosi. Se il Palermo è risuscitato dopo l'incubo del derby così in fretta, il merito è sopratutto suo , ne sono sicuro, che ha fatto capire ai suoi compagni quanto i palermitani hanno sofferto e quanto meritavano il pronto riscatto. GIOVANNINO UNO DI NOI!!!

Succi: s.v. Entra per dare fiato a Cavani, ci mette grinta e impegno, some al solito ma ha poco tempo per fare qualcosa di concreto.

Ballardini: 9
Non era facile dopo la disfatta di Catania resistere alle pressioni della piazza e del presidente, che gli cheidevano un cambiamento sopratutto forse solo per dare una scossa. Lui è andato avanti per la sua strada, forte del suo credo calcistico e della convinzione che il Palermo, a parte quella domenica surreale, aveva sempre giocato calcio vero. Il risultato l'ha premiato, il gioco l'ha premiato, e stavolta è stato anche abile, unica pecca forse delle precedenti partite, a cambiare subito adattandosi alle 3 punte viola e spegnendo sul nascere qualsiasi tentativo di rimonta viola e rendendo anche così felice il presidente, che vuole ogni tanto la difesa a 3. Il futuro è lui, che la società lo ricorsi sempre.

Società: 10
Finalmente la società, davanti alla crisi forse peggiore della recente storia rosanero, non si è scomposta ma ha continuato per la sua strada, isolando la squadra, togliendo ogni responsabilità da tecnico e giocatori, sostenendoli, incoraggiandoli e tranquillizando così l'ambiente. Il ritiro e il silenzio stampa hanno ricompattato immediatamente la squadra, il sostegno a tecnico e giocatori ha fatto tornare immediatamente fiducia e convinzione. Speriamo che Zamparini e la società tutta abbiano finalmente trovato equilibrio e maturità.

ORGOGLIO ROSANERO!!!

Era quello che volevo vedere; era quello che volevo accadesse. Volevo vedere una squadra che giocasse tranquilla, consapevole delle proprie forze, ma senza essere supponente o arrogante. Volevo vedere una squadra con grinta e carattere, che lottasse su ogni pallone, ma senza essere per questo nervosa, fallosa o cattiva. Volevo vedere una squadra che giocasse bene a calcio, ma che avesse anche una buona dose di cinismo e opportunismo, senza volere per forza entrare in rete con la palla, rischiando anche il tiro da fuori, cercando di capitalizzare al massimo ogni occasione. Ieri c'è stato tutto questo. Ieri c'è stata anche un pizzino di fortuna, che non guasta mai. Ieri c'è stata la reazione. E tutto questo a prescindere dal risultato, che è stato ottimo: un 0-2 a Firenze, terra dei rivali dei tempi moderni, contro la squadra a cui invidiamo solo i risultati che sono riusciti a raggiungere, perchè l'hanno raggiunti spesso a nostro discapito, la squadra che ultimamente ha sfruttato la forza economica maggiore per "soffiarci" obbiettivi di mercato sulla carta già acquisiti. Soddisfazione doppia per i tifosi, cista la rivalità, ma guai a pensare che tutto sia sanato. La ferita è ancora aperta, sta cercando di rimarginare, ma è fragile, e potrebbe lacerarsi nuovamente, se domenica, contro un avversario abbordabile come il Lecce, non si scendesse in campo allo stesso modo. Non si scenda nuovamente in campo pensando di avere vita facile, perchè il Lecce è ferito, in crisi, sofferente, ma sopratutto strabisognoso di punti e affamato. Il Palermo deve riconquistare il pubblico in casa, e per farlo ci sarà bisogno di un altra grande prestazione, di un altra grande partita giocata con grinta, classe, carattere, voglia di vincere e orgoglio. Senza presunzione o supponenza, ma solo convinzione dei propri mezzi. Per rendere noi tifosi orgogliosi di essere palermitani. ORGOGLIO ROSANERO!!!

venerdì 6 marzo 2009

Giorni di lutto (sportivo)... e adesso riprendiamoci!!!

Torno a scrivere dopo parecchi mesi. Torno a scrivere spinto dal tragico e inatteso evento (in senso puramente sportivo) che ha colpito la città di Palermo e i palermitani tutti. Ovviamente mi riferisco al derby di domenica scora perso dai rosanero IN CASA 0 a 4. Un incubo. Nel vero senso del termine. Io ero, come ogni domenica casalinga dei rosa, allo stadio. Mi guardavo intorno e vedevo nelle facce degli altri tifosi la mia stessa incredulità. Mi specchiavo nei loro volti e vedevo il mio volto, la mia frustazione. Una partita come quella, se sei tifoso, ti resta dentro per sempre.
I motivi che mi hanno spinto a non scrivere in questi mesi esulano dal calcio... un po' di impegni un più, altri interessi e pensieri (si avvicina il giorno della nascita del mio primo figlio; già questo basta a tenerti impegnato una vita, sopratutto emotivamente), un pizzo di sana e tipica "lagnusia palermitana", che non guasta mai.
Il derby "maledetto" è riuscito anche in questo; a svegliarmi da una sorta di torpore letterario (se il mio scrivere pensieri a casaccio può, anche lontanamente, definirsi letteratura) e portarmi a riscrivere qui. E a dire la verità avrei voluto farlo lunedi stesso, quando la rabbia, la delusione e la voglia di dimenticare probabilmente mi avrebbero fatto scrivere parole pesantissime, di cui il tifoso che è dentro di me si sarebbe pentito subito dopo: per cui ho deciso di fare sbollire un po' la rabbia, prima di tornare a scrivere. Devo dire che è stata una felice idea. A mente fredda, adesso che in piccola parte è passata la botta, ho la possibilità di analizzare "l'incubo" con maggiore lucidità. Dal punto di vista puramente calcistico, è stato il classico blackout che capita spesso a tante squadre, e in cui, una volta o l'altra, sono incappate tutte le squadre di calcio del pianeta; purtroppo, per il Palermo ovviamente, è capitata nell'unica occasione in cui non doveva capitare, ossia il derby. Il Palermo sentiva, nonostante le dichiarazioni avventate di manifesta superiorità che hanno preceduto l'evento funesto, in maniera pesante la partita. Temeva il Catania e la loro spavalderia, aveva voglia di vendicare quanto successo all'andata, voleva dimostrare di essere superiore, ed entrato in campo con troppo agonismo, cadendo nel tranello in cui gli etnei sono maestri; innervosire gli avversari. GLi etnei hanno anche trovato terreno fertile in un arbitro che ha subito voluto fare capire che era lui il padrone, e che sarebe stato ammesso nessun errore. Pronti via, primo fallo di Simplicio, prima ammonizione. Il Palermo è diventato sempre più nervoso, Baiocco appicicato a Liverani rendeva impossibile lo sviluppo usuale del gioco rosanero, il nervosismo cresceva, alla prima azione il Catania segna subito, il nervosismo tocca il culmine e BUUM!!! Bresciano esplone: fallo inutile, brutto , sconsiderato a centrocampo; la maggior parte degli arbitri avrebbero soprasseduto su un cartellino rosso che, seppur a norma di regolamento ci stava tutto, poteva essere meno severo visto che la partita era appena all'inizio. Ma Rosetti ha voluto essere inflessibile, e la frittata è stata fatta. Il Palermo ha reagito di orgoglio, ma ovviamente gli spazi per il Catania in questo modo si aprono: in dieci e costantemente in attacco, i rosanero non riescono a trovare il gol, anche se in questo ci ha messo lo zampino il solito Rosetti, in collaborazione con un "valido" assistente incapace, dando prima e non concedendo poi un rigore forse un po' generoso ma sicuramente DENTRO l'aria di rigore; sull'1-1 (tutto da vedere perchè per come è andata la partita probabilmente non sarebbero entrati neanche 30 rigori) sarebbe potuta essere un altra partita. Invece il Catania trova un contropiede su un lancio per il giapponesino Morimoto (a proposito; che finalmente il Giappone abbia trovato un VERO calciatore?) su cui la difesa dimentica che esiste il fuorigioco ed è 0-2. Mascara trova un gol da centrocampo che per traiettoria e precisione non ritroverebbe neanche se lo ritentasse altri 10 milioni di volte (senza nulla togliere alle doti balistiche di Beppe, che è un campione vero) e li il tifoso capisce due cose: 1) la giornata è un incubo, una di quelle giornate in cui neanche se la parita durasse 6 giorni, neanche se cominci a tirare verso un porta senza portiere, neanche se giocassi in 25 contro 2 riusciresti a raddrizzare la partita 2) visto il bel sole che scalda Palermo una capatina lla vicina Mondello è probabilmente un idea geniale. A quelli masochisti come me, che hanno deciso di restare fino alla fine il secondo tempo offre soltanto la conferma del punto 1; il Palermo assalta senza esito la porta del bravo e fortunato Bizzarri e il Catania trova nell'unico tiro del secondo tempo il quarto gol. Non è proprio giornata. Due note per me positive nella formazione etnea 1) Beppe Mascara, che a prescindere il gol da favola, mostra un rispetto per gli avversari da lode buttando palla fuori quando vede un suo compagno a terra piuttosto che continuare un contropiede 5 contro 1 che avrebbe dato agli Etnei probabilmente anche il 5° gol. Da umomo vero, da grande campione, da applausi, più che per il gesto tecnico. 2) Il rispetto per gli sconfitti mostrato da un uomo (mio idolo d'infanzia, ma che per certi atteggiamenti da quando è sulla panchina del Catania non riuscivo più a sopportare) di nome Walter Zenga dichiarando che non era giusto festeggiare a Palermo per rispetto di chi li ospitava. Mi ha fatto ricredere e spero che faccia gesti di questo tipo più spesso, perchè ultimamente si era lasciato andare a brutte e inutili polemiche ; evidentemente vincere lo tranquillizza.
Il resto meglio dimenticarselo. E' inutile prendersela con Bresciano, Amelia o con chiunque altro. Il primo sicuramente ha compromesso la situazione definitivamente con la sua espulsione prematura, ma paga lui per tutta la squadra, che sopratutto all'inizio ha dimostrato lo stesso nervosismo e la stessa irruenza dell'australiano: lui è stato solo il primo a farsi beccare. Il secondo è stato sorpreso da un tiro dalla traiettoria impossibile, che per la parabola discendente era forse impossibile da respingere... del resto tutti i portieri interpellati l'hanno assolto. Il resto della squadra ha pagato la tensione, e ha dimostrato grande senso dell'onore e del rispetto verso i tifosi, prendendosi le proprie responsabilità e girando lo stadio a fine partita, chiedendo umilmente scusa ai tifosi per quella che sarà l'onta maggiore subita dai rosanero nella loro storia, probabilmente di sempre.
Adesso però c'è stata una settimana di ritiro. Adesso bisogna dimenticare questo incubo e ripartire. Adesso bisogna dimostrare di che pasta di è fatti. La partita, a Firenze, non è delle più facili, anzi. Ma quello che più interessa, ai tifosi palermitani, non è la vittoria, ma recuperare l'orgoglio!!! Dimostrare attaccamento alla maglia, divorarsi l'erba, giocare con il sangue agli occhi e con la bava alla bocca, mettere in difficoltà la Fiorentina. Insomma, giocare da Palermo, senza distrazioni, senza eccessi nervosi, consapevoli delle proprie forze, ma senza boria o supponenza o arroganza. Rendeteci fieri di voi. E se poi ci scappa la vittoria, proveremo a dimenticare!!!!